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2009
30
OTT

Manifesto DIXPLAY Impossibile abbandonare a se stesso uno spettacolo che ha dato tante soddisfazioni nelle precedenti stagioni. E così nei prossimi mesi sarò nuovamente in giro per l’Italia, in compagnia del mitico maestro Bebo “best” Baldan , a proporre “Dixplay” . In qualche caso (Bologna, Roma) si tratterà di un reclamato ritorno, per il resto saranno nuove occasioni di incontro con il pubblico. Saremo in teatri grandi e piccoli, in un’alternanza dettata dal desiderio di misurarsi con platee e palcoscenici che hanno per motivi diversi una propria storia e identità. Se ancora ha un senso il nostro mestiere, esso risiede nella convinzione che i luoghi di spettacolo non sono soltanto dei contenitori di poltrone. E l’esperienza ci insegna che è per questo che nessuna replica assomiglia a un’altra. Già, perché il teatro è quella cosa unica e irripetibile che si compie ogni sera e poi evapora, ma che permette uno magico scambio di energia fra attori e pubblico, e bla, bla, bla. Quante volte avrete sentito dire queste ovvietà. Ok, ve le risparmio. Dirò semplicemente che per noi si tratta di un buon modo di impiegare il nostro tempo, di raffinare il nostro mestiere e di conservare il nostro reddito. Faticando piacevolmente, senza rubare. Il che non è poco. Tenete d’occhio il sito per tutte le date e un grazie preventivo a tutti coloro fra voi che decideranno di esserci!  

Tags: Dixplay

2009
30
OTT

Locandina Oblivion Show Teneneteli d’occhio, se già non li conoscete. E se potete, andate a vedere il loro show. Mica me la prendo, anzi. Sarà perché ho fatto io la regia del loro nuovo spettacolo. Vedrete, vi sorprenderanno. Sono gli OBLIVION.
Potete andare a curiosare sul loro sito www.oblivion.it .
Ma dal vivo sono un’altra cosa. Potentissimi.
Vi allego qua sotto qualche riga che ho scritto per il loro programma di sala.
Ah, fatemi sapere comunque.

È stato un piacere dirigere gli Oblivion, cinque solisti che amano il gioco di squadra. Sono tutti ottimi cantanti, solidi sul piano tecnico e musicalmente versatili. Il loro repertorio spazia dal classico al pop, passano con disinvoltura dal canto gregoriano al rap, sono melodici e jazz. Ed è proprio il gusto per la contaminazione, unito all’innata vocazione per il palcoscenico, a renderli speciali. Hanno senso del comico e sanno mettersi in gioco anche come attori e attrici senza eccesso di pudore, pur non rinunciando al rigore richiesto dalle partiture. Il loro spettacolo è ricco di parodie, di riletture ironiche e di invenzioni drammaturgiche e musicali di straordinario impatto. Abbiamo lavorato insieme sui contenuti, sulle geometrie della scena e soprattutto sul ritmo. Una faticosa e felice avventura per la quale è valsa la pena spendersi senza risparmio.

Tags: Oblivion Show Oblivion

2009
30
OTT

Locandina Se Potessi Mangiare Un'Idea Durante l’estate appena trascorsa ho portato in giro “Se potessi mangiare un’idea” , spettacolo-concerto dedicato al grande Giorgio Gaber. Devo un ringraziamento speciale alla Fondazione Gaber, che ha sostenuto materialmente e moralmente l’iniziativa. E un altro a Silvano Belfiore e Savino Cesario, i due straordinari musicisti che mi hanno permesso di non sfigurare nelle vesti di cantante. E un altro ancora al pubblico, che ovunque ci ha accolto con entusiasmo tributandoci un successo niente affatto scontato. Già, perché la nostra idea di partenza non era di mettere su una “cover band” di Gaber, seppur lussuosa. E se è vero che sulla carta potevamo contare sulla potenza del suo repertorio, non altrettanto certo era che saremmo stati convincenti nel proporre il nostro personale sguardo su un’opera così intimamente legata al suo autore. In altre parole, abbiamo vinto scommettendo contemporaneamente sulla nostra passione e sulla sua vitalità. A Pontremoli come a Lecce, a Cividale come a Roma, è piaciuta soprattutto la nostra libera interpretazione del mondo poetico di Gaber, che ha permesso a tanti di scoprire (o di riscoprire) i volti molteplici del suo percorso di artista: giocoso, polemico, ilare, dolente, sarcastico, leggero, spietato. E non c’è stata sera in cui non abbiamo raccolto commenti e  ringraziamenti di persone beneficamente folgorate, sia che si trattasse di gaberiani di lungo corso (tanti!), sia che si trattasse di giovani totalmente all’oscuro (altrettanti!). Ecco perché, in sede di momentaneo bilancio, mi sento di poter dire che l’esperienza è stata ricca di soddisfazioni per tutti noi. In particolare per me, che tenevo da tempo a mettere in scena il mio tributo di ammirazione a uno dei pochi fuoriclasse del teatro contemporaneo. Ora “Se potessi mangiare un’idea” , in attesa di una futura ripresa, si fa da parte per qualche tempo e lascia spazio al ritorno del mio “Dixplay” . Ma si concede il lusso di una breve permanenza a novembre nella stagione del Piccolo Teatro, all’interno della manifestazione “Milano per Gaber”. Un’occasione e un contesto perfetti per riaffermare le doti di un autore che ha ormai la forza di un classico.

25 e 26 novembre 2009 ore 20.30 Teatro Studio, Milano.
www.piccoloteatro.org

Tags: Giorgio Gaber Fondazione Gaber Milano per Gaber Milano Piccolo Teatro

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