Manicomic

Gioele Dix a teatro

Rimbamband
in

MANICOMIC

di Raffaello Tullo

regia Gioele Dix

IN TOUR ITALIANO
DAL 16 DICEMBRE 2018

Comunicato

S’intitola Manicomic ed è il nuovo irresistibile spettacolo della Rimbamband che, con l’accurata e ironica regia di Gioele Dix, si ripropone al proprio pubblico.
Un medico e quattro pazienti in uno show delirante, surreale, esilarante come solo i cinque artisti pugliesi sanno fare.  

Lo spettacolo, coproduzione con il Comune di Bitonto - Teatro Traetta, debutterà al Teatro Traetta di Bitonto domenica 16 dicembre per poi proseguire con numerose date al Teatro Palazzo di Bari a partire dal 25 dicembre.
Qualche altra data in calendario a febbraio e marzo (Isola della Scala, Martina Franca e Montagnana) per scaldare i motori e sbarcare a Milano dove lo spettacolo sarà in scena dal 14 al 24 marzo al Teatro Leonardo.

È l'ennesima sfida per il celebre gruppo comico e teatral-musicale pugliese, formato da Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo e Vittorio Bruno.
Manicomic è il quarto spettacolo della Rimbamband scritto da Raffaello Tullo, questa volta con la regia di Gioele Dix. Per l'attore e regista milanese, con il suo autorevole punto di vista squisitamente teatrale, è un ritorno sui sentieri della follia, dopo aver diretto «Matti da slegare» con Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti e “Fuga da via Pigafetta” con Paolo Hendel.

Quello della Rimbamband è un teatro in cui la maschera e la comicità vanno a braccetto con la giocoleria, la clownerie, il mimo, e la straordinaria capacità musicale di ogni strumentista.
In scena, in un imprecisato luogo di cura, vedrete un medico seguire i suoi quattro pazienti più gravi, affetti da varie patologie: Renato ha frequenti disturbi di personalità multipla, Francesco, il “Rosso”, è un po' Dottor Jekyll e Mr. Hyde, Vittorio è un alcolizzato cronico, mentre Nicolò ha una grave forma di “neomelodite” ossessiva compulsiva. Come combattere tutto ciò? Con la musicoterapia, l'ippoterapia, l'elioterapia, lo sport e lo psicodramma, ossia la cura delle nevrosi attraverso l’improvvisazione teatrale. Ce n'è di che uscire pazzi, insomma.

Sul palco, insieme ai cinque «rimbambini» più famosi d'Italia, anche un led wall, utilizzato in maniera creativa, in puro stile Rimbamband.  E stavolta sono proprio gli oggetti a diventare degli strumenti musicali: tra i tanti, palloni da pallavolo, case-contenitori, palloncini e campanelli, giocando con la “table percussion”, il tip tap ed altro ancora.

«È uno spettacolo pieno di cose nuove che vi sorprenderanno - afferma Gioele Dix -, ci sono molte idee innovative all'interno di una struttura del teatro comico che osserva le sue regole ferree. Non si perde mai però la scioltezza e la freschezza, in una pièce che tratta la follia in maniera molto intelligente. Sono felice e onorato di aver lavorato con la Rimbamband, un gruppo dotato di grande energia e straordinaria creatività».

In Manicomic la metafora musicale e il gioco teatrale convergono, per ricreare un effetto straniante e stralunato, in un mix di poesia e comicità del tutto originale.

Un po' come diceva Erasmo da Rotterdam nel suo «Elogio della follia», descrivendo quel mondo che in genere percepiamo come vizio e non come virtù. «In definitiva - scrive il filosofo olandese - la vita degli uomini nient'altro è che un gioco della pazzia».


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