L'uomo degli appuntamenti

Gioele Dix L'uomo degli appuntamenti

L'uomo Degli Appuntamenti

di e con Gioele Dix

“Col tempo è diventato un appassionato dell’attesa. Egli ama aspettare. Puntualissimo, detesta i puntuali, che lo privano, con la loro maniacale esattezza, del piacere incredibile di quello spazio vuoto, in cui non accade nulla di umano, di prevedibile, di attuale, in cui tutto ha l’odore esilarante e indefinibile del futuro”.

"Centuria" di Giorgio Manganelli è un libro straordinariamente intelligente e originale. Contiene 100 piccoli romanzi fiume (secondo la definizione dello stesso autore), intitolati con un numero progressivo, da 1 a 100. In essi si raccontano storie curiose, si descrivono personaggi paradossali, si riflette su argomenti filosofici, su casualità, su contingenze, su dettagli, su genere di sentimenti. Giorgio Manganelli compie una specie di miracolo: scrivere con profondità senza mai perdere di vista il senso dell’umorismo. Italo Calvino fu grande estimatore di Manganelli e disse che nessuno, nella letteratura italiana, rappresenta più di lui tradizione e avanguardia. Gioele Dix ha scelto 14 fra quelle 100 perle e ha proposto all’amico Marco Guarnera, con il quale ha già collaborato in precedenza per altri spettacoli, di inventare un tappeto sonoro che permettesse di farne una lettura non accademica, pur se rispettosa alla virgola del testo del compianto autore.

Rassegna stampa


Corriere della Sera, 19/1/1998, Magda Poli GIOELE DIX INCANTA CON LE PAROLE

La passione letteraria di un attore diventa spettacolo, una lettura-concerto intensa e folgorante. E' l'uomo degli appuntamenti" nato dall'amore che Gioele Dix coltiva per l'opera di Giorgio Manganelli e in particolare per "Centuria", raccolta di 100 micro-romanzi, un vero e proprio "serbatoio di meraviglie"… Gioele Dix spalanca 14 di questi piccoli universi, accompagnato dalle belle musiche di Mario Guarnera, eseguite dall'autore stesso, che paiono creare un controcanto alle parole di Manganelli, un tappeto sonoro sul quale sembrano correre e rimbalzare atmosfere, personaggi, situazioni. Con bravura Gioele Dix crea galoppi di parole, si arrampica con destrezza su impervie metafore, esplora con sapienza inesplorati labirinti di logica, per dar vita a uno spettacolo sapido e intelligente che il pubblico ha lungamente e calorosamente applaudito.


In scena al Parenti di Milano con i romanzi brevi di Manganelli
DIX, APPUNTAMENTO AL CUORE DELLA PAROLA
La Repubblica, gennaio 1998, Ugo Volli

Il palcoscenico è vuoto e nudo fino a scoprire i muri sul fondo, Dix legge in piedi da un leggìo con microfono, accanto a lui vi è solo un bravo musicista (Mario Guarnera) che esegue alla tastiera le sue musiche. Insomma, nessuna finzione si sovrappone alle parole di Manganelli. Lo spettacolo consiste nel leggere, dando loro naturalmente un ritmo e un'intonazione personale. Bisogna dire che uno spettacolo così austero incontra grandissimo successo al Teatro Parenti di Milano. Il pubblico ascolta con un silenzio molto teso e concentrato, alla fine ottiene due bis e si affolla al banchetto nell'atrio del teatro dove si vendono le opere di Manganelli. C'è insomma un bisogno di letteratura, di narrazione, di scrittura nitida e ironica così forte da ignorare le seduzioni tradizionali della regia? Oppure quel che conta è il gioco, la combinatoria delle funzioni narrative in cui Manganelli era maestro? O ancora l'ironia gentile ma ferma sulla condizione umana che abita queste pagine? Quale che sia la spiegazione, è chiaro che Gioele Dix, con questo Uomo degli appuntamenti recuperato così letteralmente da Manganelli ha toccato qualcosa di profondo nell'animo collettivo.


Avvenire, 28 gennaio 1998, Luca Doninell DIX INCANTA CON LA POETICA DELLA MENZOGNA

L'uomo degli appuntamenti è senza dubbio un bellissimo spettacolo. Il commento musicale new age di Guarnera è simpatico, la scenografia - piena di portadocumenti e con un frigorifero aperto sul fondo - è indovinata, le luci sono appropriate e discrete e, soprattutto, Dix è interprete perfetto. Perfetto nella dizione - per cui non una parola, non una sillaba viene buttata via - ma perfetto anche nell'orchestrazione delle parole e delle sillabe, in modo che su ogni sillaba cada sempre il tono di voce giusto, la nota giusta, la luce giusta.
Ma attenzione: se la poetica di Manganelli è detta della menzogna, Dix ci offre, in un'ora e un quarto, quanto di più raro esista in teatro e fuori: lo spettacolo di un uomo che non mente a se stesso. In questa affettuosa discrepanza tra scrittore e lettore sta forse un altro pezzo del segreto di questo ottimo spettacolo.


Dix torna a teatro con Manganelli
GIOELE DIX E L'UOMO INESISTENTE
A Milano grande successo per l'attore con un raffinato collage da "Centuria"
L'Unità, 2 febbraio 1998, Maria Grazia Gregori

Questo "L'uomo degli appuntamenti" prende il pubblico in contropiede. Perché con il solo ausilio di un leggìo e di un microfono e con l'accompagnamento dal vivo delle musiche composte ed eseguite da un interessante musicista come Mario Guarnera, Gioele Dix ci propone un vero e proprio "concerto a due voci" che mette in primo piano la parola elegantemente sofisticata di Giorgio Manganelli.
Gioele Dix sceglie alcuni momenti di Centuria (e nel bis ci regala dei - romanzi - inediti che lo scrittore aveva scartato nella selezione finale e che troveranno posto nella nuova edizione di Adelphi), seguendo un suo itinerario particolare, andando dunque avanti e indietro: dalla principessa che manda a morte chiunque fra i suoi pretendenti non risponda ai suoi indovinelli, all'uomo inesistente che si installa in un condominio senza dare fastidio a nessuno proprio perché non esiste, al triste destino di un monumento di gesso…
Senza mai strizzare l'occhio al pubblico, ma divertendolo, senza sovrapporsi, ma piuttosto esaltando la parola di Manganelli, Gioele Dix, sorprende. Una bella prova, uno spettacolo divertente e affascinante, evidentemente ispirato dall'amore che l'attore ha per questo suo autore di culto. Lunga vita a "L'uomo degli appuntamenti".

  • Foto di scena

    L'uomo degli appuntamenti

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